Voglio ricrearvi un'immagine, una sorta
di scena tipo che credo ognuno di voi abbia provato almeno una volta.
A colazione da Tiffany (magnifico) |
State camminando felicemente lungo una
strada della vostra città. Quella strada che più amate, con quei
splendidi negozi che molto spesso vi hanno donato grande gioia, con
le loro buste capienti. Insomma la vostra via di negozi preferita.
Guardate intorno, con un sorriso ebete stampato in faccia, date uno
sguardo all'ultima borsa di Louis Vuitton, i nuovi costumi di
Yamamay, i jeans di miss sixty, il vestito di Dolce e Gabbana, i pantaloni che alzano il sedere di Liu jo. Vi
inebriate di quella miscela particolare di fragranze che si avverte
passando davanti ad una profumeria quando, improvvisamente, i vostri
occhi cadono lì, proprio su quella vetrina che tanto amate, ed eccole
lì: scarpe stupende. All'istante nella vostra mente una frase
si formula semplice e concisa “devono essere mie”.
Va bene, avevate deciso niente shopping
per oggi. Avevate deciso che per qualche giorno la vostra carta di credito sarebbe rimasta chiusa e protetta nel vostro portafoglio. Per un
attimo avevate anche pensato di riporla nel cassetto per essere più
sicure, ma quello era stato solo un semplice pensiero formatosi quasi
da solo e subito scartato. Avevate deciso di tornare a casa
senza buste ma in fondo una bustina sola non può creare problemi. E
quelle scarpe poi stanno benissimo con il vestito che vi siete
comprate proprio ieri, quindi si può considerare il continuo
dello shopping di ieri. Di conseguenza oggi non acquistereste una
cosa nuova ma un completamento. Massì, e domani non si acquista per
un po', anzi non si esce proprio così il problema è risolto.
Seguendo quella che è per me una
regola base “é sempre il momento giusto per un paio di scarpe”
entrate nel negozio. Con la speranza nel cuore e con la mano che già
prefigura il momento fatato in cui stringerà la busta.
-Salve, vorrei provare il 37 di quelle
scarpe in vetrina-
Il commesso vi guarda e vi dà la
risposta odiosa, quella che ti lascia l'amaro in bocca, quella che
può anche rovinarti una giornata:
– Mi spiace, mi è rimasto solo il 39!-.
Le braccia crollano, quasi vorreste piangere, per un secondo maledite il vostro piede che generalmente adorate e iniziate a covare un odio profondo per quel commesso che senza un minimo di tatto vi ha detto che non potete acquistare le scarpe che, improvvisamente, sono diventate quelle dei vostri sogni. Poi un'idea folle si forma nella vostra testa "e se la marca di quelle scarpe avesse delle taglie un po' strane?" Magari calzano così poco che il 39 in realtà corrisponde ad un classico 37, in fondo sono solo due numeri in più. Forse potrebbero essere grandi quel poco che basta per far sì che una soletta risolva il problema. Così in preda a questa folle idea dite al commesso che volete provare ugualmente il 39. Lui vi guarda perplesso, sta per obiettare ma quando vi vede già sedute, con il piede destro nudo e il viso sognante decide di accontentare la folle richiesta di questa sconclusionata cliente, facendo un appunto mentale così che possa scriverlo nel suo bestiario dei clienti.
– Mi spiace, mi è rimasto solo il 39!-.
Le braccia crollano, quasi vorreste piangere, per un secondo maledite il vostro piede che generalmente adorate e iniziate a covare un odio profondo per quel commesso che senza un minimo di tatto vi ha detto che non potete acquistare le scarpe che, improvvisamente, sono diventate quelle dei vostri sogni. Poi un'idea folle si forma nella vostra testa "e se la marca di quelle scarpe avesse delle taglie un po' strane?" Magari calzano così poco che il 39 in realtà corrisponde ad un classico 37, in fondo sono solo due numeri in più. Forse potrebbero essere grandi quel poco che basta per far sì che una soletta risolva il problema. Così in preda a questa folle idea dite al commesso che volete provare ugualmente il 39. Lui vi guarda perplesso, sta per obiettare ma quando vi vede già sedute, con il piede destro nudo e il viso sognante decide di accontentare la folle richiesta di questa sconclusionata cliente, facendo un appunto mentale così che possa scriverlo nel suo bestiario dei clienti.
Faccia perplessa del commesso |
Lo vedete tornare con la scatola in
mano e vi sembra quasi che scintilli. Vi porge la scarpa. Ignorate la
lampante impressione che sia enorme, ve la provate e poi vi alzate in
piedi.
Vi guardate allo specchio e vi rivedete
bambine, quando indossavate le scarpe di vostra madre e ciabattevate
in giro per casa. Decisamente queste scarpe sono troppo grandi per
voi, camminarci sarebbe faticoso e chiunque vi vede noterebbe
all'istante che non è il vostro numero.
Il piedino della figlia di mia cugina con le scarpe della mamma (chi non l'ha mai fatto?) |
A questo punto vi dico cosa faccio io.
A malincuore mi tolgo la scarpa, la porgo al commesso che ridacchia
sommessamente ed esco dal negozio. Se la scarpa mi piace così tanto
da pensarci per tutto il tempo che torno a casa, vado su internet e
cerco un luogo dove posso comprare quella perfetta per me. Altrimenti
non ci penso più e finisce qui.
Voi invece cosa fate?
Credo che la maggior parte di voi si
comporterà come me, rinuncerà alla scarpa nonostante la sua
bellezza ma a quanto pare c'è un numero neanche così piccolo di
ragazze che scelgono una seconda ipotesi, ossia prendere comunque le
scarpe più grandi ed indossarle lo stesso.
L'attrice di Vampire diaries con le scarpe visibilmente più grandi e pure bruttine |
Helena Bonham Carter alla prima di Harry Potter mi sembra. Anche qui la scarpa è decisamente più grande. |
Sabato scorso sono andata
all'inaugurazione di una discoteca ad ostia di cui scriverò un post
fra qualche giorno. Guardavo un po' di ragazze intorno a me per
scrutare il loro abbigliamento, quando una ragazza ha colpito la mia
attenzione per il modo insolito in cui camminava. Ho guardato i suoi
piedi e mi sono accorta che indossava una decoltè che sembrava
immensa per il suo piedino. Praticamente faceva lo stesso effetto che
avrebbe fatto Cenerentola con le scarpe delle sorellastre.
Assolutamente scioccata da tale scelta ho iniziato a guardarmi
intorno e ne ho viste tantissime di ragazze nella stessa situazione.
La camminata è quella tipica da mare, quando si indossano le
ciabatte. Ora, è vero che la decoltè è una scarpa un po' infida: se
non è fatta più che bene e il piede è un po' irregolare si può
incorrere nel problema di “un numero è troppo grande e un altro è
troppo stretto”. In questi casi l'ideale è il mezzo numero ma non
tutte le marche lo hanno quindi o si desiste o si sceglie tra più
stretta e quindi camminare come i fachiri sui carboni ardenti o più
lenta e quindi sforzare il polpaccio al massimo per non far scivolare
fuori il tallone. Io in questi casi prendo la più stretta e
soffro, perché tanto soffrire per le scarpe è un dolce soffrire. Ma
non è questa la situazione delle ragazze che vedevo in discoteca, le
ragazze in questione avevano scarpe più grandi di un numero se non
due. É follia per me. La goccia che ha fatto traboccare il vaso
della mia testa (quello che mi dice di scrivere e criticare qualcosa
^.^ ) è stato l'affermazione di una ragazza su un programma
televisivo “Se una scarpa mi piace la compro anche se di qualche
numero più grande. Non mi importa! Se mi piacciono tanto le compro
lo stesso e ci vado in giro, tanto lo fa pure Paris Hilton, quindi lo
faccio anch'io.
Bene, tralasciando la scelta della Hilton come modello di
vita e tralasciando anche il fatto che mi sembra assurdo che la
Hilton possa fare una cosa simile e non tanto perché gli stilisti le
creerebbero senza problemi una qualsiasi scarpa su misura ma perché
ho letto che Paris ha tutto tranne un piedino da fata, dovrebbe
indossare il 43 e quindi trovare una scarpa che le vada lenta lo
credo molto difficile il punto è che razza di discorso è? Se la
scarpa mi piace tanto la compro lo stesso? Ma che senso ha? Esistono
le misure per questo motivo, quella giusta per te la compri quella
che ti va grande no. L'ho sempre considerato un concetto ovvio ma
forse non lo è così tanto. Ribadisco per tutte quelle che sono
incerte sulla fine della scena che vi ho descritto e lo faccio un
po' alla maniera di Totò:
Il piedino da "Cenerentola" di Paris Hilton |
Se la scarpa che vi piace non è del
vostro numero desistete,
se la mozzarella non fa la goccia
desistete,
se gli occhiali che vi piacciono hanno
una gradazione diversa della vostra desistete,
se il vestito che vi piace lo vende
Pitran e voi siete a mala pena una 40 desistete,
se il costume che volete comprare è di
tre taglie più grandi desistete.
ahahahah... e io che credevo di essere l'unica!!!
RispondiEliminaLa scena del negozio che hai descritto, l'ho vissuta migliaia di volte... ma fortunatamente spesso le commesse erano donne che "Comprendevano" le mie richieste insensate di altri numeri che non fossero il mio...
Dico sempre che ho il piede "adattabile" a seconda della scarpa che mi piace!!! Però giuro che non sono Mai e dico Mai andata in giro con scarpe tanto più grandi da ciabattare...non ce la posso proprio fare piuttosto cammino come un fachiro in scarpe più strette di un numero ,come nel caso delle decoleté che altirmenti si sfilerebbero in maniera odiosa!
Dimenticavo... ci sono dei premi x te sul mio blog! Baci...
RispondiEliminaCredo di aver fatto un macello ... peggio di te!!! Mi si è cancellato il tuo commento all'ultimo post dei premi :-(
RispondiEliminaL'avevo letto tutto comunque...e sicuramente lo istituirò il premo per "Prima e miglior Blogger commentatrice di post"... e ovviamente sarà tuo!!
ahahahahah siamo fenomenali a quanto pare!!! ^.^ Se vuoi lo riscrivo! ^.^
EliminaIo ho questo problema molto spesso...il 36 di alcuni modelli va grande, il 35 stretto! A volte ho ceduto al 35, ma è una tortura...concordo con te...meglio lasciar perdere, anche se a malincuore!
RispondiEliminaIo sono molto fortunata in questo campo: ho un 37 politico su ogni tipo di scarpa, una volta sola mi è capitato di dover prendere il 36 e mezzo e devo dire che mettere quella scarpa è una "piacevole" tortura. ^.^
Eliminabel post complimenti.... ti seguo :)
RispondiEliminase ti va passa a trovarmi su artinvogue.blogspot.it
Grazie. :D
EliminaBeh anche io ho il piede adattabile :D posso soffrire con scarpe strettissime (però ho imparato e mi son comprata un allargascarpe) o se mi son grandi vado di solette, però non sono mai arrivata a ciabattare eh :D
RispondiEliminaSì, un minimo può capitare ma questi livelli sono folli! Un allargascarpe?? mumble mumble cos'è mai?!
EliminaEcco sono diventata tua follower :) cmq l'allargascarpe è un affare che ho trovato de decathlon, praticamente è in plastica e ha la punta e il tacco a forma di piede ma in mezzo c'è tipo una molla! è utile e soprattutto... costa due euro!!
EliminaGrazie! Vado assolutamente alla ricerca di questo affare!! ^.^
EliminaLa tentazione è forte, ma anche io desisto...magari mi faccio del male e entro in un 38 nonostante abbia un 39
RispondiEliminaDon't Call Me Fashion Blogger
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Beh sì, è una scelta dolorosa ma decisamente migliore. ^.^
Eliminahahaha io ti adoro!!! Hai ragione questo post mi piace tantissimo hihih io come te e totò desisto ma ammetto di aver chiesto il numero più piccolo nella speranza che mi entrasse ^_^ sccccccccccc
RispondiElimina^.^ sono contenta ti piaccia... nei prossimi giorni tirerò fuori un paio di post su questo genere! ^.^ anche io ho chiesto il numero più piccolo, sapendo benissimo che non mi sarebbe entrato.:D
Eliminaper fortuna l'unica volta che nn ho trovato la mia misura è stato x delle decolletes tacco 12 e suola rossa "ALTRAMAREA", una volta a casa ho fatto delle vaste ricerche per trovare altri rivenditori........risultato........pochi giorni dopo erano mie, quindi capisco benissimo la tua sensazione Vale, ma dalle scarpe viste dalle tue foto credo che nn hai bisogno di sentirti giu quando capitano qst imprevisti........hai gia dei veri gioielli, che sono veramente da invidiare <3
RispondiEliminaChe fortuna questa domenica mattina... girottolare e scoprire il tuo blog! Mi piace molto il tuo modo di scrivere! Evviva le fashion bloggers... atipiche. Tornerò a trovarti!
RispondiEliminaCiao smillingschic,
Eliminagrazieeee, sono contenta che sei passata, che tornerai e che ti piace il mio blog! ^.^
:D
Ciao! Ti ho scoperta da poco ma già ti adoro! Concordo perfettamente: mai della misura sbagliata!...Anche se provo comunque le scarpe di un numero diverso dal mio, ma è il mio inguaribile ottimismo che mi spinge a pensare che la vita possa riservarmi sorprese ;-)
RispondiEliminaSe ne hai voglia passa da me : http://fashionismyroad.blogspot.it/
Ciao e grazie del commento, passo da te subito! ^.^
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