Le calze del peccato

Stavo dando un'occhiata al sito delle Fashion blogger italiane e ho letto un articolo su quelle fantomatiche calze che destano sempre grandi discussioni: le calze color carne. 
Per la maggior parte delle fashion victim le calze color carne sono terribilmente Out. Insomma vanno abolite. 
Io francamente non concordo affatto. 

Le considero un indumento di cui non si può facilmente fare a meno, almeno per le comuni mortali. 
Sotto alcuni vestiti, sotto alcune gonne si può anche mettere una calza scura, o colorata, o nera, o il tanto amato leggings... ma in altri casi proprio non si può fare. Come si può, sotto ad un bel vestito elegante blu notte mettere una calza nera coprente(o velata)? Insomma ci sono alcuni casi in cui, c'è poco da fare, bisogna mettere la calza color carne. Possibilmente anche dello stesso colore della propria pelle. Aborro le calze color cammello su due gambe color mozzarella, andiamo non si può vedere. Per me equivale a mettersi la matita un bel po' fuori le labbra per farle sembrare più carnose. Avete le gambe chiare, mettetevi delle calze color carne chiaro, magari di un leggero tono più scuro delle vostre ma non di un colore che non vi verrebbe neanche dopo un mese di esposizione solare ai tropici. 
A mio avviso non ci sono alternative valide. 
Calze spray? Bah, io non mi spruzzerei mai addosso una bomboletta che dovrebbe materializzare delle calze sulla mia pelle, mi sembra così assurdo anche solo dirlo. E se mi arrivano degli schizzi d'acqua addosso, che faccio? Invece di usare un classico da Pretty woman "Tesoro mi si è smagliato il collant" esordisco con un "Tesoro, mi si è cancellata un pezzo di calza"? Per me è folle e non so neanche qual è l'effetto che fa, ma ipotizzando che appaiono esattamente come un vero paio di calze a questo punto mi chiedo cosa cambia da una calza vera e propria? Con la calza vera, almeno, non mi devo preoccupare che mi si scolorisce nell'arco della serata. 

Altra alternativa: una lampada. Mmm non ho mai fatto lampade e francamente non voglio iniziare adesso. Sono convinta che rovinino di un bel po' la pelle e poi rendono la pelle di un colore così finto. Non so se è un'impressione solo mia ma un'abbronzatura al sole ti lascia il viso esattamente com'è, solo un po' più scuro, (nel mio caso identico a com'era prima dell'esposizione) una lampada rende il viso tirato, quasi come se fosse ricoperto di fondotinta. Non saprei dirvi a me fa questo effetto. Come andare in giro con il photoshop incorporato. E poi, andiamo, se siamo in pieno inverno e io vedo una ragazza abbronzata come se fosse appena passato Ferragosto a me fa tanto ridere. D'estate ci si abbronza d'inverno no, è così difficile da accettare? 
Conosco alcune persone che si fanno le lampade prima di partire in vacanza al mare e la prima cosa che mi viene in mente è una frase di un film "Fuga dal Natale": Ma il bello non è quello di abbronzarsi in vacanza?! Pienamente d'accordo.

Tornando alle calze. Queste due soluzioni proposte, per quanto io non le condivida non nego che possono anche essere accettabili se solo escludessimo una caratteristica importante: il freddo! 
Ora forse molte persone avranno dimenticato che il motivo per il quale si ricorre alle calze in un certo periodo dell'anno è quello di proteggersi dal freddo. Ebbene sì, l'ho detto d'inverno fa freddo e andarmene in giro con un vestitino corto senza uno strato di calza che copre le gambe per me è impossibile.




Ora è vero che le modelle, le attrice, le cantanti, le showgirls e tutto l'altro stuolo di donne del mondo dello spettacolo le calze non le indossano mai e se ne vanno tranquillamente in giro a gambe nude e per carità, sono la prima ad ammettere che sono belle e naturali, e che una calza sotto a quei vestiti starebbe malissimo, e che nonostante la calza denoti eleganza non portarla fa più moda. Tutto ciò è vero ma è anche vero, d'altro canto che noi non siamo delle dive quanto loro. E con questo non voglio dire che loro sono superiori a noi e che noi in quanto comune mortali siamo condannate alle calze . Voglio soltanto dire che queste persone hanno un autista che le scarrozza ovunque. Le porta direttamente davanti al locale, ristorante, villa quello che è, dove le aspettano riflettori puntati, un tappeto rosso e un locale riscaldato. Tutta un'altra cosa dall'uscire di casa e andare a prendere la macchina, che abbiamo parcheggiato a due isolati di distanza perché non si trovava parcheggio di ritorno dal lavoro neanche urlando "facilepuntoitfacilepuntoit" a squarciagola (se avete il parcheggio interno è fantastico). Una volta arrivata alla macchina  accendiamo i riscaldamenti per sbrinare le gambe che nel mentre hanno assunto un colorito simile all'amaranto. Dopo di che arriviamo al locale e anche qui bisogna parcheggiare e la situazione è la medesima. Poi la fila fuori il locale saltellando su un piede e poi sull'altro nella speranza di non perdere la sensibilità. Le scarpe sono diventate una scultura di ghiaccio ed i piedi si stringono il più possibile per evitare di toccare i bordi della scarpa. Infine riusciamo ad entrare, tiriamo un sospiro di sollievo perché iniziamo a sbrinarci, a sentire quel dolce tepore delle tante persone stipate in un locale meno capiente di quanto i proprietari e i buttafuori vogliano credere. Ci togliamo il cappotto ed improvvisamente notiamo gli altri che ci guardano con stupore, fissano le nostre gambe alzando un sopracciglio. Sarà forse perché vedendoci senza calze in pieno dicembre, con la neve a Roma dopo anni, credono che siamo delle dive del cinema? Oppure... Ci guardiamo le gambe e ci rendiamo conto che le gambe sono diventate blu e che stonano terribilmente con il vestito nero e oro che indossiamo. Ripensandoci era meglio mettere le calze color carne, no?