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martedì 3 dicembre 2013

Fuori il vecchio dentro il nuovo

Arriva un certo punto nella vita di ognuno in cui bisogna rendersi conto che si deve agire, anche se a malincuore. Si arriva ad una situazione in cui non si ha nessun'altra possibilità, si può temporeggiare per un po', tentare di tirare avanti aggirando la situazione ma prima o poi si arriva a quel punto di non ritorno in cui l'unica scelta è quella di mettersi una mano sulla coscienza ed accettare quello che si ha intorno, accettare il fatto che le cose così come stanno vanno cambiate. Per reagire l'ideale è mettersi di fronte al problema ed ammettere ad alta voce "Il mio armadio è un vero disastro, forse è il caso che io metta un po' in ordine!"
Ebbene sì, quel momento è arrivato anche per me. Ammetto, qui, di fronte a tutti voi ( e Dio m'è testimone che i nordisti non mi batteranno... ehm no, questo non c'entra) che io sono una vera professionista del disordine. Della serie: torno a casa e nonostante la scarpiera sia a due passi da me gli stivali rimangono fuori. Tutte le sedie o appoggi possibili, tranne uno, sono occupati da una pila di vestiti; viene da chiedersi perché uno sia esonerato dal disordine, semplice da qualche parte mi devo sedere quindi dipendentemente dal luogo in cui io ho bisogno di spazio i vestiti vengono spostati da una parte all'altra, per permettere ciò un appoggio deve essere sgombro. Quindi i miei vestiti sono nomadi. 
A mia discolpa devo dire che malgrado i miei armadi siano abbastanza grandi sono anche sistemati in maniera molto scomoda che mi impedisce di mantenere l'ordine comodamente. Ovvio che poi c'è la scusante del tempo che non c'è mai, la scusante del conservare tutto, la scusante del folletto dispettoso che di notte tira fuori i vestiti dai miei cassetti... insomma di scusanti ne ho a iosa. 
Il punto rimane lo stesso la situazione dei miei vestiti e del mio armadio era così ingestibile che ho dovuto occupare il poco tempo libero a dargli di nuovo un senso (detto tra noi non ho ancora finito).
Ho pensato, non di tenervi al corrente dei progressi del mio ordine, anche perché suppongo che non vi interessi granché, né tanto meno di stilare un decalogo sul modo corretto di sistemare, non ne avrei proprio le capacità ma vorrei invece informarvi sulle cose che vi possono accadere quando decidete di ordinare il vostro armadio, o almeno quelle successe a me.
Ecco il titolo intelligente:
Le cose che vi possono accadere quando decidete di sistemare l'armadio:

- Vi ritroverete, naturalmente, sommerse di vestiti, borse, sciarpe, guanti, cappelli e quant'altro. 

- Penserete all'incirca 100 volte "Ok, ora appallottolo tutto lo infilo a casaccio nei cassetti e faccio finta che questa idea malsana non sia mai balenata nella mia testa.

-Penserete all'incirca 99 volte "Ok, ora appallottolo tutto lo infilo in un sacco dei rifiuti butto via ogni cosa e vado a fare shopping". 

-Scoprirete che esistono degli oggetti che avete sempre creduto inanimati avere invece una vita propria: si uniscono tra di loro, si sposano e fanno dei figli nel vostro armadio... esatto, è l'unica spiegazione possibile alla quantità inaudita di grucce che ci sono in fondo al mio armadio. Una vita nascosta perché ogni volta che me ne serviva una non sembrava mai esserci ed ero costretta a impilare gonne o maglie una sopra l'altra.

- Rivaluterete Carla di Real Time. Avete presente la donna platinata che potrebbe avere dai 40 ai 60 anni che fa " Ma come ti vesti?" insieme a Enzo Miccio? Fa anche un altro programma che ho sempre trovato assurdo " Guardaroba perfetto". Ora, io vorrei capire le persone che la chiamano come indossano i loro vestiti. Lei abbina un banale golfino nero con una maglia bianca e loro "non avevo mai pensato di abbinare questi due capi!". Io dico: andate in giro con un solo capo d'abbigliamento per volta? Abbinamenti più che banali per loro sono idee geniali. Va beh al di là di questo si arriva ad ammirarla e vagamente pensare di chiamarla perché in quel programma oltre agli abbinamenti ti sistema l'armadio in maniera semplice e perfetta. C'è da dire anche che con tutta probabilità chi la chiama ha 10 vestiti in tutto e ha la vita che si può perfettamente suddividere in 3 parti diversi :lavoro, palestra e tempo libero. Io invece avrei qualche categoria in più: Lavoro- ripetizioni ai bambini, Lavoro- reception, tempo libero-cinema, tempo libero- passeggiata, tempo libero-discoteca, università, palestra, casa, casa con i miei nipoti... ogni situazione vuole il suo abbigliamento.

- Troverete nelle borse qualche soldo dimenticato lì... mica male, no?

-Proverete quella felicità che, ahimè... o meglio ahiloro, gli ordinati non potranno mai provare "ritrovare oggetti che era da lungo tempo che cercavate e vi eravate ormai rassegnati a darli per spacciati".

-Vivrete degli splendidi flash back quando in fondo all'armadio, in un luogo buio e tempestoso uscirà fuori quella gonna che non indossate da circa 10 anni e vi farà venire in mente ricordi belli o brutti in cui era uno dei pezzi forte del vostro abbigliamento.

-Verserete calde lacrime quando vi convincerete a togliere di mezzo quei vestiti che ormai non indossate più perché rovinati, vecchi e non più alla moda ma che avete tanto amato.

-Infine riuscirete a creare una categoria a parte per quei vestiti che non indossate da un bel po' ma potrebbero tornare utili a carnevale... ehm... vi darà anche qualche pensiero l'idea che una volta indossavate abiti che si possono riutilizzare a carnevale. 

Insomma mettere in ordine l'armadio è un po' come una profonda metafora sulla vita: bisogna accettare il proprio passato e lasciarlo andare, riflettere sul presente e organizzarlo per bene ed infine fare un po' di spazio per il futuro.






Riordinare l'armadio porta a molte risposte e anche a determinate prese di posizione tipo "da oggi in poi manterrò l'ordine", ma reca anche molti quesiti uno su tutti " Per quale diavolo di motivo ho creato tutto questo casino?"

giovedì 7 novembre 2013

Riflessioni di un giovedì pomeriggio

Riflessione numero uno:
Sto seguendo un po' di serie tv nuove che, devo ammettere, mi incuriosiscono un po' ma non è proprio di loro che vorrei parlare, mi sono ritrovata a fare una piccola riflessione.
Alyssa Milano, Savi in MIstresses (serie tv che sto seguendo)
Il tradimento nei confronti di un fidanzato, devo essere sincera, non mi è mai capitato di contemplarlo direi più per pigrizia che altro. Se ho interesse nei confronti di un uomo diverso dal mio compagno lascio quest'ultimo e via così, lo trovo più semplice.
 Ma se dovessi rifletterci e pensare di doverlo fare come mi comporterei? Naturalmente nel caso si volesse tenerlo nascosto. Farei in modo che non lo sapesse nessuno, che non ci siano tracce di questo incontro, lo farei in un luogo lontano da sguardi indiscreti e soprattutto userei tutte le precauzioni possibili ed immaginabili per evitare un qualsiasi strascico futuro, starei attenta a tutti i possibili collegamenti (SI deve sempre pensare ai collegamenti! frase di Joey in Friends, sì lo so sono una drogata di serie tv). 
Matt Le Blanc in Friends (c'era bisogno di scriverlo?) 
Mi spiegate invece perché nelle serie tv, soap opera, film un rapporto extra coniugale è sempre non protetto? Con l'immancabile gravidanza incerta per lei? Andiamo, stai avendo una rapporto sessuale con un uomo che non è tuo marito, il tuo compagno o il tuo fidanzato e stai attenta, no?

Riflessione numero due:
Quando si vuole vendere qualcosa l'ideale sarebbe presentarla al meglio che sia con una pubblicità in televisione, una bella vetrina in un negozio e magari una commessa che la valorizza.
Per esempio se si vendono trucchi, a parer mio, è importante esporli nel miglior modo possibile ed elencare i pregi di tale cosmetico se poi la commessa in questione è truccata in maniera impeccabile magari proprio con quel prodotto il gioco è fatto, no?
Allora mi spiegate come mai le commesse di Kiko sono truccate come se fossero cadute di faccia in una tavolozza di colori del disegnatore delle Winx??
Ieri, sono stata dentro un negozio della Kiko e tutte le commesse (bionde, more; occhi chiari o scuri; carnagione bianca o meno) avevano lo stesso trucco: ombretto giallo sfumato con il fucsia e il blu!! Stiamo scherzando? Ed io dovrei farmi consigliare da una che si è fatta truccare da un pagliaccio impazzito?









mercoledì 9 ottobre 2013

I sogni son desideri... Jimmy Choo

Avevo l'intenzione di mettere solo le foto senza scrivere nulla ma poi ho pensato di dire solo una cosa: 
ma voi avete visto quanto sono belle queste due cosine?! 


venerdì 13 settembre 2013

I ciclisti sono pazzi! O.O

I ciclisti fanno parte di quelle categorie di persone che hanno regole e stile di vita tutto loro, come gli amanti dei gatti, i cattolici praticanti, gli scienziati...
Quando dico ciclista non intendo il campione dello sport ma colui che va in giro a cavallo di una bicicletta. Il percorso mentale di queste persone è totalmente diverso dai comuni mortali, secondo me, e cercherò di spiegarlo per punti.
Prenderò me come parametro di normalità... perché sento ridere?
Il primo pensiero che io avrei nel momento in cui decido di fare un giro in bici sarebbe: "E dove la trovo una bici?". Ok, ammetto che non tocco una bicicletta dall'età di 10 anni ma posso affittarla o comprarla, no?
Pensiero del ciclista : tolgo il lenzuolo e tiro fuori la bici dal letto.
Mio secondo pensiero: Dove posso andare? Vicino casa mia c'è una pista ciclabile percorribile, forse un po' corta ma si può fare. Per arrivarci sto attenta alle macchine oppure arrivo lì a piedi e poi salgo in bici.




Secondo pensiero del ciclista: io ci sono, la bici pure posso andare. Dove e quale strada percorrere non ha importanza.
Terzo mio pensiero: cosa indosso? Una tuta può andare più che bene... ( sì, va beh lo so che non ho tute nel mio armadio se è per questo non ho neanche una bici, ma questo è un piccolo esperimento di immedesimazione. Metteteci un po' di fantasia).
Terzo pensiero del ciclista: indosso l'uniforme completa del giro di Italia. 
Quarto mio pensiero: Sono pronta, posso uscire di casa sto ben attenta alle macchine e alla strada.
Quarto pensiero del ciclista: Sono pronto, posso uscire di casa.  
Quinto pensiero mio: Sono in mezzo ad una strada con macchine che mi sfrecciano vicino, per la mia incolumità è meglio che stia il più possibile vicino al ciglio della strada.
Quinto pensiero del ciclista: Sono in mezzo ad una strada con macchine che mi sfrecciano vicino posso stare tranquillo e viaggiare anche al centro della corsia tanto nessuno mi può toccare grazie al mantello dell'indistruttibilità. 
Strade da percorrere secondo me: larghe e con pista ciclabile separata.
Strade da percorrere per il ciclista: Tutte, peccato non poter andare in autostrada. Le preferite sono sicuramente quelle strette a doppio senso senza marciapiede, pista ciclabile o ciglio della strada percorribile. 
Come si gira o si cambia corsia secondo me: Mi fermo, senza sporgermi controllo il momento più sicuro per procedere in questa manovra pericolosa, faccio un cenno con la mano e poi passo. (Accendo un cero quando arrivo dall'altro lato della strada sana e salva. 
Come si gira o si cambia corsia secondo il ciclista: Giro. Allungare il braccio verso la direzione dove si vuole andare, non considerando che si rischia anche di farselo portare via dalla macchina che procede al suo fianco, c'è il mantello! Girare la testa per vedere se è possibile il passaggio ruotando insieme il corpo e la parte anteriore della bici, compresa la ruota, occupando così gran parte della corsia. Dopo che l'autista dietro ha inchiodato ad un paio di centimetri dalla ruota posteriore sbraitando, la strada è libera per poterla attraversare. 

Ora venitemi a dire che non è così.
Aspetto vostri commenti e rettifiche, ci sono blogger cicliste?!! 


Ciao a tutte belle fanciulle!!! ^.^

martedì 16 luglio 2013

Ma in che mese siamo?

Mi hanno rapito gli alieni e riportato proprio oggi, ero convinta di essere ancora a maggio!
Internet a casa mia ha avuto problemi per due mesi.
Ho preparato tutti gli esami dell'università in soli due mesi.
Sono andata dalla Canalis e le  ho strappato lo shampoo della Pantene dalle mani.
Va beh... sono tutte bugie, io non sono come Pinocchio che mi cresce il naso se dico menzogne, lo si capisce subito che la mia è una balla perché divo cose troppo assurde. Sono due mesi che manco dal blog e non posso darvi una spiegazione più che valida: qualche esame, preparare articoli per un giornale, ripetizioni, pigrizia, mare... insomma un po' di tutto. 
Vi prometto però che da oggi in poi sarò molto più brava e non mancherò per tutto questo tempo. 
Vi ho anche pensato molto in questi giorni per esempio quando:
 ho visto apparire di nuovo in giro ragazze con pantaloncini cortissimi, top e stivali di pelle ai piedi, avranno freddo solo dal polpaccio in giù?
ho seguito una puntata di Masterchef Italia con il cuoco che se la tira e tutti dicono che ha fascino (mah)  secondo me gli hanno strappato i muscoli dalla faccia, non fa un



sorriso neanche a pagarlo oro. Cracco ridi mangiare dovrebbe essere un piacere!! Ma poi mi spiegate perché tutta quella serietà in un programma di cuochi dilettanti? Non sono mica scienziati intenti a scovare la cura di qualche malattia, sono persone che provano a cucinare è ovvio che non sono  bravissimi e che possono commettere degli errori, non sono mica professionisti. E dire che anche Gordon ogni tanto ride. 
ho scoperto che George Clooney dopo i canonici due anni si è lasciato con la fidanzata di turno, cosa ci sarà sotto? Un vero contratto per nascondere la sua omosessualità?
sono andata a Milano Marittima ed ho indossato una giacca da uomo sopra il mio vestito creando un look un po' anni 80 ma molto chic (naturalmente a breve ci sarà un post dedicato a questo). 
Insomma vi ho pensato tanto, e voi mi avete pensato un pochino? 
Cosa avete fatto questi giorni? 

Siete interessate ad un po' di gossip scritto da me? Qui trovate diversi articoli miei sulle scelte di alcuni vip... facciamoci due risate insieme: Si dice che... sulla rivista Tablet.

martedì 21 maggio 2013

I "non si fa" del matrimonio

Maggio è il mese delle cerimonie, non se ne scampa. Passare questo mese indenne vuol dire o non avere amici e parenti o essere tanto fortunati. Per esempio io l'anno scorso sono riuscita a cavarmela egregiamente ma quest'anno sono stata subito punita per questo: ben 3 comunioni e un matrimonio nel giro di 2 settimane, se includo il mio compleanno avrete un quadro completo della mia devastazione.
La preparazione che richiede un matrimonio però è decisamente maggiore degli altri sacramenti, ovvio. Come vestirsi, come comportarsi e cose di questo tipo. So che ci sono moltissimi blog in giro per il web che informano sul galateo da seguire  nei matrimoni, per esempio vorrei suggerirvi Non si dice piacere che oltre ad essere molto interessante è anche divertente e di matrimonio ne ha parlato diverse volte. Tra l'altro ultimamente la blogger è stata invitata anche a parlare di matrimonio dalla Cuccarini, quindi vuol dire che la ragazza è ben informata. Andate a dare un'occhiata se vi serve qualche dritta, oppure parlate con la Cuccarini che adesso ne sa qualcosa anche lei.
In questi decaloghi online  alcune cose vengono date per scontate e forse non è corretto. Per questo motivo ho deciso di scrivere un articolo sulle cose da evitare ad un matrimonio che non sono mai state dette e che forse era il caso di specificare.

-Novelli sposini, dico a voi, uomini che da poco avete fatto il grande passo, capisco che vi siete ritrovati a spendere così tanti soldi per qualcosa che non userete granché e che vi siete un po' sentiti come Paris Hilton quando spende migliaia di euro in una libreria, credetemi capisco benissimo i vostri sentimenti, in fondo voi non siete cresciuti con il sogno del bel vestito bianco da sposa, per voi è solo un obbligo comprarlo. Capisco benissimo tutto ciò quindi capisco anche l'idea di indossarlo di nuovo al più vicino matrimonio che capita e posso anche accettare che fate ciò ma dovete apporre delle piccole modifiche. Cambiate la cravatta con il nodo particolare (non chiedetemi i nomi non li so), non mettete il brillantino sul nodo della cravatta ed aggiungerei modificate la camicia che spesso dal colletto si riconosce che è da sposo. Insomma vi concedo di indossare di nuovo la giacca, i pantaloni e le scarpe. Quando si è ad un matrimonio le persone che devono spiccare sono gli sposi, non vi dico che dovete vestirvi in maniera anonima ma quanto meno evitate di vestirvi da sposo. Se proprio ci tenete a rimettere il vestito fatelo a carnevale con un po' di ragnatele sopra e fingete di essere lo sposo cadavere.
Aggiungi didascalia



-Sposi, decidete di fare qualcosa di particolare con la torta sopra ad un pianoforte e voi appoggiati su di esso, beh ecco io un pianista lo piazzerei lì, altrimenti che ci sta a fare il pianoforte? Perché dare tanta importanza ad un oggetto se poi non viene sfruttato per quello che serve realmente? Quindi sì alle foto vicino al pianoforte, sì alla torta su di esso, sì al momento magico con esso ma fatelo suonare da qualcuno.

-Lungi da me obbligare tutti ad un'eleganza forzata, il matrimonio, è vero, la richiede ma io non vorrei mai costringere qualcuno che proprio non è nelle sue corde ad indossare un vestito elegante quando non lo è mai quindi vi concedo anche l'opportunità di personalizzare il vestito. Anche perché, diciamo la verità, se non si è eleganti abbigliati in una certa maniera si diventa un tantino ridicoli. Indossate quello che più vi fa stare meglio ma con coerenza. Naturalmente sono da evitare i pantaloncini, anche se gli sposi scelgono la spiaggia come location. Tu amico dello sposo, se sei abituato a stare in jeans io (e qui scatenerò lo sconcerto delle bon ton dipendenti, già mi vedo Enzo e Carla con i capelli dritti) ve li concedo: jeans scuro, camicia e giacca. Per me va bene, meglio così di ritrovarsi con un invitato che indossa un bel vestito elegante, grigio, gessato e lucido con la camicia perlata aperta fino al petto e la camminata alla Amendola quando va allo stadio a vedere la Roma.

-Donne... è arrivato l'arrotino. No, sto scherzando. Sono la prima a sostenere che l'età non conta, che potete comportarvi e sentirvi giovani fino a 90 anni, dopo tutto anche sulla scatola dei giochi di società spesso c'è scritto che l'età consigliata va dai 9 ai 99 quindi chi sono io per dire che a 90 anni non si può più fare qualcosa? C'è da dire però che l'abbigliamento bisogna valutarlo più che bene, quanto meno per non ritrovarsi a 50 anni inoltrati con un vestito identico alla ragazzina di 15, no? Quindi signore che avete superato la cinquantina, siete splendide e giovanili, ma evitate di indossare un vestitino cortissimo e svolazzante che va molto di moda tra le giovani. Si finisce per fare la fine di Samantha Jones nell'ultimo film di Sex and the City in cui indossa lo stesso vestito Miley Cyrus... ovvio che Sam fa sempre e comunque la sua bella figura.

-Accetto il matrimonio informale, accetto il movimento e l'agitazioni degli amici, accetto le canzoni cantate dal testimone stonato accetto tutto ma dico un enorme NO agli inni delle squadre di calcio cantate durante la cena!

-Precisazione importante: non basta che un vestito sia lungo per essere elegante. Un vestito lungo, bianco e fiorato è principalmente un vestito da mare quindi non potete metterlo ad un matrimonio... a meno  che la cerimonia non si celebri in spiaggia.

-Se il matrimonio non è in piena estate sarebbe intelligente non indossare vestiti troppo estivi, meglio un bel vestito di mezza stagione. Perché acquistare un vestito senza maniche, con lo scollo sulla schiena quando sapete che quel giorno non potrà fare caldo come a luglio? Comprate un vestito adatto al momento. Se proprio non resistete dalla voglia o se avete già un vestito che volete sfruttare senza acquistarne un altro portatevi con voi un soprabito abbinato che posso completare il vostro vestito e riscaldarvi quando è il momento. Come vi siete preoccupate di abbinare la borsa ai sandali e il tutto al vestito abbinate anche una giacca o quello che volete così magari si evita di ritrovarsi ad un certo punto tante donne infagottate con le giacche troppo larghe dei mariti e il vestiti svolazzante che fuoriesce sotto. Non sapevate che in inverno fa freddo?

-Ultima nota, da grande appassionata di tacchi. Un grosso NO a tacchi che spariscono improvvisamente e vengono sostituiti da ballerine o ciabatte. Se posso tollerarlo quando tornate dalla discoteca non posso accettarlo ad un matrimonio perché non c'è un momento in cui il matrimonio è meno elegante. Non è che bisogna essere impeccabili solo in chiesa, quindi se non riuscite a sopportare i tacchi alti non li mettete, abbinate il vostro vestito direttamente ad una scarpa bassa, non è accettabile che dopo la cerimonia in chiesa le donne si abbassino tutte improvvisamente di 12 cm ed abbiano delle scarpe che non hanno niente a che fare con il vestito. Andiamo non state mica a casa. L'unica cosa che avete fato è stata uscire di casa andare in chiesa e alzarvi e sedervi se già vi fanno male i piedi probabilmente non siete in grado di stare su tacchi alti. 



Detto questo sposatevi, amatevi e divertitevi... con classe. 




venerdì 17 maggio 2013

Style Papers Italia nuovo editore Fanatica International srl

E dal mondo delle Fanatiche arriva il magazine perfetto per le fashion blogger, per le appassionate di moda, per le amanti dei mensili e per tutte coloro che hanno voglia di sfogliare un bellissimo, nuovo e scintillante magazine: Style Papers.
La garanzia di questo nuovo magazine è data dal suo nuovo editore che non è niente meno che Fanatica International srl. Come si fa a resistere?
All'interno troverete brillanti articoli sulle star, sulle nuove mode della stagione e sulla bellezza, non potete farvelo scappare.
E se per caso siete a Milano non potete perdere il party che si terrà al Just Cavalli di Milano il 20 maggio. QUanto vorrei parteciparvi anch'io! 
Vi inserisco l'invito qui sotto e mi raccomando andate a cercare Style Papers in edicola.


www.fanatica.it

venerdì 3 maggio 2013

Quello che non capisco

Oh mio dio!!! 
é quasi un mese che non scrivo qui. Lo so, lo so sono pessima ma sono impicciata in tante cose diverse e non riesco mai a trovare il tempo per scrivere qualcosina sul mio adorato angolino.
Prometto che non farò passare mai più così tanto tempo. Intanto vi informo che sto facendo un corso d' Inglese e se riesco a diventare brava inizio anche a tradurre i miei post in questa lingua. Chissà...
Detto questo passo al vero intento di questo post ossia riprendere la rubrica "cose che non capisco" ( se volete leggere il primo articolo di questa rubrica cliccate qui)



- Le stranezze di Fb. Appena mi sono iscritta ho ricevuto diverse richieste di amicizia da persone che avevo visto una mezza volta, piaceva l'idea di poter avere molti amici a quanto pare. é capitato a voi? Vi chiedono l'amicizia il giorno dopo che ti hanno intravisto tra gli amici del proprietario della pizzeria sotto casa loro. Comunque nella lista di amici hai quelle persone con cui non parli, non condividi nulla e non guardi neanche le foto, tra questi ce ne sono un paio che su Facebook non ci sono proprio mai, a parte il momento in cui ti è arrivata la richiesta poi non li hai più visti comparire da nessuna parte, nè con un stato, né con un messaggio, né una foto, né un commento, neanche taggati da qualcun altro sulla loro bacheca. Se butti uno sguardo sulla loro pagina compare il momento in cui si è iscritto, un link condiviso su un qualche sport e quell'unica foto in gruppo in cui ci sei anche tu tramite la quale ti ha aggiunto. é chiaro che questa persona non usa per niente questo sito. Va bene. Dopo diverso tempo naturalmente te lo dimentichi del tutto: si può dire che in realtà non lo conosci affatto poi lui non compare mai sull'home quindi dimentichi proprio di averlo tra gli amici. Un giorno però, all'improvviso, dopo anni che stava calmo e tranquillo tra la lista dei tuoi amici (nulli) ecco che cambia la foto dell'immagine del profilo. Ti ritrovi sull'home la faccia grande di questo tipo e tu stai lì a chiederti "ma chi diavolo è?", "perché vedo la sua foto se non lo conosco?". Vai a sbirciare sulla sua bacheca ed ecco di nuovo la data d'iscrizione, il link del suo sport preferito e quell'unica foto in gruppo che ti fa ricordare che l'avevi per caso incontrato al compleanno di quell'amico del tuo ragazzo che... oddio, come si chiamava? Quello che proprio non capisco è perché se fb non lo usi mai dopo anni e anni cambi l'immagine del profilo per poi sparire per altri anni?



-La moda si sa crea a volte degli stili bislacchi e se mi seguite sapete benissimo cosa penso dei leggings (nel caso in cui siete nuove leggete qui) ma una nuova moda che proprio non capisco è quella del leggings strappato. é molto diverso dal jeans strappato perché quest'ultimo ha una vestibilità maggiore, una coprenza perfetta e l'intento è quello di dare un po' l'effetto trasandato ma anche sensuale. Il leggings però è poco più di una calza, va indossato con una maglia piuttosto lunga e neanche copre del tutto la coscia a volte il tessuto è così leggero che si intravede la pelle attraverso, quindi perché andare in giro trascinando di nuovo quell'effetto punk che ci piaceva tanto una volta, e diciamo la verità non si poteva vedere? Andare in giro con il leggings bucato è un po' come andare in giro con le calze strappate non lo trovate decisamente trash?



-Lo so che l'avevo scritto la scorsa volta e che posso apparire ripetitiva ma c'è poco da fare la pubblicità continua ad esserci ed io continuo a non capire come diavolo ha fatto la Panthene a scegliere la Canalis come testimonial. Andiamo, ha dieci spaghetti in testa e quando deve smuovere la chioma per far vedere quanto è bella, luminoso e voluminosa rischia uno strappo al collo. Che fine hanno fatto quelle splendide ragazze dai capelli soffici e da far invidia a Raperonzolo? é vero che facevano un po' di tristezza perché erano inarrivabili ma preferisco comprare uno shampoo che mi illude di poter arrivare ad avere una chioma splendida piuttosto che uno che farà vedere che non ho più di quei dieci capelli... se il risultato è quello della Canalis tanto vale lavarsi i capelli con il detersivo dei piatti, no?



Aspettate prima di chiudere e scappare. Vi interessa il gossip divertente? Ho una mia rubrica di gossip su questo magazine vi va di dargli uno sguardo? Vi assicuro che vi farà divertire molto.
Tablet 
Grazie e buon fine settimana a tutte voi.

venerdì 5 aprile 2013

A.P. smalti smalti smalti

Eccomi qui di ritorno con il mio angolino pubblicità. Ogni tanto oltre ai post chiacchiera occorre che io inserisca qualche post di consigli... accade raramente in effetti. 
Ora vi mostro una carrellata di foto delle mie mani... ehm detta così non sembra essere molto interessante, avete ragione. Le foto mostrano le mie mani sì, ma con degli smalti diversi tutti della stessa marca. 
Una marca che conoscevo da tempo ma che ora utilizzo costantemente: Yves Rocher. Conosco bene una rappresentante di questa marca quindi se vi piace un qualche smalto di questi o volete qualche prodotto chiedete pure a me oppure su Fb a Tiziana Bellezza
Io ho acquistato diversi smalti e sono tutti molto belli, la cosa che più mi piace è la particolarità dei colori non sono mai netti ma sempre sfumati e devo aggiungere che sono molto lucidi. Molto spesso quando li indosso mi chiedono se ho lo smalto gel. 
Bando alle ciance ecco la carrellata per voi. 

Ecco qui un bel rosa barbie, elegante e primaverile.
Rose Pastel
 Un bel colore accesso e diverso dal solito tra il rosso e il fucsia.
Rose-Fuchsia
 Rosso accesso.
Framboise
 Un fantastico rosso scuro.
Rubis
 Salmone chiaro, elegante ed estivo.
Corail Pastel
 Questo lo adoro perché sembra un banale rosso ed invece è particolarissimo... sembra vagamente che abbia delle sfumature viola.
Violine
 Un bel rosa acceso per l'estate.
Rose Sompteux
 Questo forse è il più particolare, un po' guscio d'uovo, nudo... Splendido.
Rose Nude
 Questo sembra un po' un corallo fluo, non trovate? Secondo me con l'abbronzatura è stupendo.
Corail vif
 Guardate che bel viola?
Mauve Poudre
Non sono tutti splendidi e particolari?
Ditemi il vostro preferito e se ne volete qualcuno ditemi qui o scrivetemi tramite mail o inviate una richiesta di amicizia su fb alla ragazza che vi ho indicato all'inizio. 
Buon we e al più presto con un altro post chiacchiera. ^.^

mercoledì 27 marzo 2013

I comici e i loro luoghi comuni

Questo è un post di protesta... maddai? Sì, lo so che state pensando che il più delle volte i miei post sono per lamentarmi di qualcosa o andare contro a qualcosa. Ebbene sì lo è anche questo.
Per l'ennesima volta ho sentito il monologo di un comico basato come al solito su banalissimi e sbagliatissimi luoghi comuni. Insomma voglio dire un "basta" ai comici che basano le loro battute sulle differenza uomo e donna senza rendersi conto che adesso le cose sono cambiate.

Il sabato al supermercato a fare spesa giornate lunghissime mentre lei sceglie e a voi non interessa nulla se non birra e patatine.
Le domeniche a montare i mobili dell'ikea.
Tornare a casa stanche dal lavoro mentre lei vuole parlare.
Usare le pattine dentro casa perché lei ha pulito tutto il giorno.Sposarsi un incubo che vuole lei mentre per voi l'ideale sarebbe salutarsi da balcone a balcone.
La suocera che si piazza settimane dentro casa.




Quanti comici avete sentire parlare di queste cose? Io moltissimi e vorrei parlare a loro: cambiate repertorio!! Queste cose forse andavano bene una volta adesso non reggono più.
Il sabato nessuno ha più voglia di fare la spesa, ci si va giornalmente a comprare quel che serve e poi gli uomini adesso stanno attenti alla linea neanche le vogliono vedere le patatine. Ci sono più uomini nel reparto "senza grassi" intenti alla scelta che in un locale di spogliarelli.
I mobili dell'Ikea se li montano le donne da sole in all'incirca 5 minuti netti senza bisogno neanche di leggere le istruzioni.
Pattine? pulire tutto il giorno? Ma quando? adesso ci sono persone pagate apposta per pulire casa.
Potrei presentarvi una sfilza di donne che scappano dalla proposta di matrimonio e uomini che non vedono loro di vivere insieme a loro.
La suocera con il piffero che mette solo piede dentro casa altrimenti le vengono appioppati i nipoti per tutta la giornata. 
Cambiate repertorio, miei cari comici. 
In particolar modo, per esperienza diretta, vorrei sfatare due miti tipici del monologo comico sull'uomo e la donna. 
Shopping.
Il mio modo di acquistare vestiti prevede il passeggiare tra le vetrine, se noto qualcosa su un qualche manichino che mi piace entro nel negozio chiedo al commesso di quella maglia/vestito/gonna/pantalone che ho visto dopo di che se mi piace e c'è la mia taglia la compro... raramente provo. Lo so andrebbe provata ma infilarmi in un tetro camerino grande quanto una scatola di sardine dove d'inverno si muore di caldo e d'estate di freddo è qualcosa che odio. Così preferisco portarmelo a casa e nel caso in cui non mi stia bene lo cambio la volta successiva, tanto si può fare, no? Il tutto occupa una mezz'ora a dire tanto.
Il modo di acquistare vestiti del mio Lui prevede entrare nel negozio che gli piace anche se non ha visto niente di che girovagare perso e senza una motivazione tra i vari vestiti appesi guardandoli, come se stesse in una mostra d'arte, per poi essere attratto da qualche t-shirt, aspetta il commesso che appena entrati era libero ed ora non lo è più e gli chiede infine le taglie giuste e vari colori di 5 t.shirt diverse. Entra in camerino e le prova. Io rimango in piedi fuori non sapendo bene cosa fare a guardarmi in faccia con il commesso e l'unico mio impegno è quello di spostare il peso da un piede all'altro. Esce e vuole sapere come gli sta una semplice t.shirt a maniche corte con la scritta sul petto. "bene" come può stare? Entra e ne esce con un'altra di una sfumatura impercettibile in più della precedente "qual è meglio?" ehm... in che senso? Sono pressoché identiche. E così per le successive tre shirt identiche nel modello ma diverse di colore e scritta. Dopo oltre mezz'ora passata a scegliere decide di comprarle tutte e 5 ma mentre è lì in attesa di pagare ecco che gli cade l'occhio su un'altra piegata in bella vista sul bancone all'entrata e si ricomincia tutto daccapo. 
Adesso ditelo comici, se ne avete il coraggio, ditelo che sono le donne a metterci tanto tempo per scegliere cosa comprare.
Secondo luogo comune da sfatare.
La preparazione delle valigie per un viaggio.
Io conto i giorni in cui sono fuori, le serate e le giornate dopo di che prendo i vestiti in base a quello, sforando di qualche vestito in più e qualche maglia in più. Il mio obiettivo è quello di saper direttamente da casa quello che metterò i successivi 7 giorni senza bisogno di dover scegliere lì questo mi porta molto spesso l'ultimo giorno di viaggio a non saper cosa mettere, non aver voglia di indossare quello che ho scelto da casa e con l'unico perizoma rimasto. Ciò che invece porta in abbondanza sono le scarpe... sì... quello sì lo ammetto. Infine sono pronta con la mia valigia di grandezza normale, più una borsa per le scarpe. Altro che armadi con le rotelle di cui parlano i comici. 
Lui, secondo i comici porterebbe 7 magliette, una al giorno, 3 paia di jeans perché si possono anche mettere per due volte e 2 paia di scarpe una più elegante per la sera e una da passeggio per il giorno. Vorrei sapere quale uomo fa la borsa così? Il mio Lui svuota il cassetto delle magliette direttamente nella borsa, per non parlare dei pantaloni. Non considera minimamente i giorni, non considera il caldo o il freddo, non considera quello che in quei 7 giorni andremo a fare Lui considera esclusivamente che si deve allontanare dal suo armadio per 7 giorni e di conseguenza ha bisogno di tutti i vestiti possibili ed immaginabili per poter scegliere in quel momento. Questa estate, 7 giorni in Sardegna, quindi giornate in costume e l'abbigliamento solo per la sera, si è portato la bellezza di 37 magliette e una quindicina di jeans!!! La sera le adagiava sul letto e sceglieva. Io indossavo quello che avevo già prefissato da casa e che magari non avevo granché voglia di indossare ma ormai quello c'era e quello mi mettevo.
Facciamo un weekend fuori? Ossia 3 giorni fuori casa, io porto quattro outfit diversi tra cui scegliere lui 10 maglie e 4 paia di jeans. Viene da me il giorno magari in estate e andiamo al mare, Lui si porta l'occorrente per cambiarsi dopo la doccia per poter poi uscire la sera... porterà una maglia ed un paio di pantaloni? No... non riesce a scegliere neanche la mattina per la sera Lui si porta per il giorno stesso 5 maglie e 3 paia di pantaloni.
Al prossimo comico che ha il coraggio di dire che le donne per pochi giorni portano l'intero armadio e gli uomini invece nella valigia mettono solo lo stretto indispensabile tiro addosso la valigia del mio Lui poi vediamo se c'è proprio l'indispensabile e se il termine "stretto" non avrà un sapore dolce e amaro d'allora in poi.